Ludovica Ragazzo
“La moda per me è arte. E’ un sentirmi libera, libera di essere semplicemente me stessa. Contrariamente a ciò che si pensa ritengo la moda una forma di espressione molto importante ma soprattutto è un sentirsi bene con se stessi, il potersi valorizzare. E’ una forma di amore”.
E’ l’idea di moda di Ludovica Ragazzo, digital Creator e artista, giovane mamma lavoratrice anche se, come lei ammette “non mi piace definirmi o limitarmi in determinati ruoli, io sono molte e più cose e ho tantissima voglia di vivere ed apprezzare le sorprese della vita”.
Nata a Padova, primogenita di famiglia “sono sempre stata un po’ la ribelle – racconta – o meglio, colei che introduceva le novità”. Finito il liceo, Ludovica si trasferisce a Milano per frequentare l’università di Scienze Politiche ma soprattutto “col desiderio di allontanarmi da casa per trovare la vera me, percorso ancora in atto che penso durerà l’intera vita ma del quale ne vado fiera”.
Quando è nata la tua passione per la moda? “La moda mi è sempre appartenuta, e viceversa, solo che all’inizio forse non me ne ero accorta. Ci sono vari momenti che mi vengono in mente, alcuni che ricordo in prima persona altri in forma di racconti di quando ero davvero piccina. Ancor oggi mia madre mi ripete più e più volte quanto, anche ai tempi dell’asilo, io fossi così ostinata a scegliere ciò che volevo indossare. Ma il ricordo più grande che associo alla moda come passione risale agli anni delle scuole medie-liceo in cui passavo tantissimo tempo disegnando bozze di abiti inventati o che avrei voluto indossare in qualche occasione speciale o, ancora, le ore passate a sfogliare le varie riviste, strappando le pagine delle pubblicità che più mi colpivano, e attaccandole al muro della mia camera (era pieno!)”.
Il tuo rapporto con il mondo digitale? “Come ben sappiamo è un mondo molto ampio, può essere fonte di grande sapere e conoscenza se ben usato, oppure tramite di negatività, invidie e cose ancora peggiori.A me piace pensare ad esso come un potente mezzo dal quale trarre informazioni ed ispirazione. Sono felice di aver intrapreso questo percorso, penso che il mondo digitale non sia solo il presente ma anche il futuro. Amo l’idea di poter essere dall’altra parte del globo in un solo istante ed è grazie a questo nuovo modo di comunicare e vedere le cose che sono riuscita, pian piano, ad esprimermi. Inutile sottolineare che bisogna saper ponderare e non estremizzare, un giorno “off” ogni tanto da tutto ciò che è digital è un toccasana, una boccata d’aria fresca”.
Ci sveli i tuoi sogni nel cassetto? “Difficile rispondere in poche righe. I sogni sono ciò che ci spingono al di là del “cuccio sicuro”, ci aiutano a rischiare, ci tolgono la paura. Sono pura motivazione, a prescindere di cosa si tratti. Guai a non averne. Grazie ai miei sogni sto facendo il lavoro che ho sempre desiderato, nella moda appunto. Essendo una perfezionista molte volte sono troppo autocritica e pretenziosa con me stessa, so che potrei fare sempre di meglio, però negli anni ho capito anche che a volte fermarsi e godersi ciò che si ha è una cosa molto importante. Mi piacerebbe moltissimo lavorare un giorno insieme alle grandi case di moda italiane, Dolce e Gabbana per citarne una. Chi lo sa! (finger crossed)”.
