Federico Cina
Un bambino inquieto che trascorre il tempo a dipingere. E’ la prima immagine che Federico, classe 1994 di Cesena, mostra di sé. Oggi è Federico Cina, fashion designer con tanti sogni e il desiderio di raccontare il mondo attraverso le sue capsule collection.
Un percorso formativo tumultuoso: “Volevo fare mille cose da adolescente ecco perché ho frequentato, senza avere le idee molto chiare, il liceo artistico”. Federico vuole diventare un interior designer e poi un parrucchiere. Ma ad un certo punto la scintilla si accende: “Ho sempre osservato molto le persone, scovando in un atteggiamento o nel modo di vestirsi insicurezze e debolezze guardando oltre l’immagine esteriore…Così ho capito che la moda è per me il mezzo per potermi esprimere appieno”.
Federico si diploma in fashion design al Polimoda. “Studiando ho capito che questo lavoro è la mia vita e ora non potrei fare nient’altro. Svegliarsi la mattina e sapere che è possibile progettare e creare qualcosa di nuovo e soprattutto avere la possibilità di esprimermi vestendo le persone delle mie emozioni è molto gratificante”, racconta.
La moda per Federico è mezzo per parlare con il mondo e del mondo: “Nelle mie collezioni parlo della mia vita, della gente che mi circonda, delle relazioni, della quotidianità ma anche dei problemi sociali e politici”.
Una passione che lo porta sin da subito a raggiungere obiettivi importanti: “Mentre frequentavo il secondo anno di Polimoda, ho lavorato al maglificio Diana a Prato, dove seguivo una parte del campionario di maglieria uomo per Zara”. Poi una grande occasione: “Ho assistito personalmente il designer Andrea Mazzanti, consulente per Brooks Brother, Loro Piana, Allegri, seguendolo a New York e aiutandolo nella creazione della collezione Main line Brooks Brothers”. Arriva anche una borsa di studio per un exchange all’ Osaka Bunka Fashion College.
Dopo il diploma Federico segue un internship nel design studio di Emilio Pucci.
Da un anno Federico si dedica completamente al suo brand perché “è il momento di rischiare senza pensare alle conseguenze”. E’ proprio “Risk no limits” l’ispirazione della capsule collection che realizza per Never tee Stop. “C’è tanto della mia vita in questo claim, rischiare con gli occhi bendati.”